Reazioni psicologiche ed emozioni nel lockdown e in fase 2 del coronavirus: come affrontarle con la psicoterapia online
Quali sono state le reazioni psicologiche e le emozioni più frequenti durante il lockdown? Cosa è cambiato nella fase 2 del coronavirus? Quali conseguenze psicologiche possono emergere? Come affrontarle con la Psicoterapia online?
In psicoterapia è difficile dare risposte generali: siamo tutti diversi, ognuno con le proprie difficoltà e le proprie risorse. Alcune persone hanno reagito meglio al lockdown e alla fase 2, altri hanno sviluppato sintomi ansiosi o disturbi latenti, in altri si sono amplificati problemi già esistenti
Nel lockdown i principali fattori di malessere sono stati causati da:
- continuo bombardamento di informazioni tragiche e spesso confuse
- stato di allerta conseguente
- stato di apatia, di mancanza di desiderio reattivo all’allerta
- autocritica per i progetti non portati a termine (“avrei dovuto studiare ma non ho fatto nulla”)
- isolamento
- mancanza di stimoli ed esperienze nuove
Altri aspetti però possono aver sopperito a queste difficoltà, rendendo il lockdown più accettabile:
- riduzione degli stimoli esterni spesso ansiogeni
- maggior lentezza
- più libertà nella gestione del proprio tempo
La fase 2 presenta difficoltà nuove.
Il graduale reinserimento nella vita normale che di fatto normale non è, per tutte le limitazioni che comporta, ci costringe a cercare un nuovo e faticoso equilibrio.
Occorre conciliare tanti bisogni sani e necessari apparentemente in contrasto:
- il bisogno di autonomia ed esplorazione, fare esperienze nuove, scoprire il mondo, intrecciare relazioni,
- il bisogno di appartenenza al gruppo delle persone care, la famiglia, gli amici, i colleghi che spesso sono lontani e proibiti
- il bisogno di sicurezza (salute fisica) che in questa fase è apparentemente in contrasto con gli altri, perchè per essere prudenti e non rischiare di ammalarsi occorre ridurre il più possibile i contatti sociali pur cercando di condurre una vita apparentemente simile alla precedente.
Non dimentichiamo poi le fasce più deboli, come i bambini, che per quanto sembrino meno a rischio di ammalarsi di coronavirus, potrebbero avere conseguenze importanti dall’isolamento forzato.
Non c’è una regola uguale per tutti ma certamente il CoVid-19 ha inciso e tuttora incide sul benessere fisico o mentale di ciascuno, in misura diversa.
Se senti di averne bisogno, sono disponibile per la Psicoterapia online
Michela
Sullo stesso argomento: La Psicoterapia online nella fase 2 del coronavirus
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