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videoterapia e videotecniche

La psicoterapia online funziona? Quanto è efficace? Quali difficoltà e quali vantaggi comporta?

La psicoterapia online funziona? Quanto è efficace? Quali difficoltà e quali vantaggi comporta?

Psicoterapia online efficace vantaggi

Nel periodo di chiusura forzata degli studi di psicoterapia a causa del covid, molti pazienti e colleghi si sono interrogati sull’efficacia della psicoterapia online. 

Ora si possono iniziare a tirare le somme di quest’esperienza durata più di due mesi.  

Io ero già abituata alla videoterapia online, per alcuni pazienti impossibilitati a raggiungere fisicamente lo studio o per pazienti che a terapia iniziata si sono dovuti trasferire in un’altra città, per le supervisioni come docente o come allieva. Un parte del mio lavoro era già online, ma spostare tutto è stata una bella sfida!

Le difficoltà

Le difficoltà principali che ho riscontrato nei miei pazienti sono state legate alla scarsa abitudine ad usare le videochiamata: molti di loro avevano dei pregiudizi e temevano che la terapia online sarebbe stata meno efficace, non avendola mai provata. In realtà chi ha deciso di sperimentarla ha cambiato idea: le persone si sono trovate a proprio agio e ne hanno comunque tratto giovamento. Certamente ci sono delle differenze importanti rispetto alla terapia vis-à-vis, ma possono essere usate a vantaggio del paziente.

Un altro ostacolo era legato alla mancanza di privacy: avere tutta la famiglia chiusa in casa comporta difficoltà enormi a ritagliarsi degli spazi personali. Lì mi ha colpito la fantasia di alcuni pazienti, che si sono organizzati per collegarsi dalla macchina, dalla cantina, o dal bosco dietro casa! La maggior parte di loro però è riuscita ad affrontare la situazione con decisione, chiedendo alla famiglia lo spazio necessario e ottenendo di non essere interrotti in quell’ora, riservandosi la privacy con le cuffie o con la musica di sottofondo. Per alcuni di loro è stata l’occasione di rivelare al resto della famiglia che stavano affrontando una psicoterapia, scelta che si è rivelata un passo molto importante per l’autonomia della persona e l’autolegittimazione del percorso di cura, oltre che per il miglioramento della relazione di coppia

La mancanza di vicinanza con il terapeuta, dei rituali e dell’intimità dello studio sono in parte sopperito dall’inquadratura sui visi del paziente e del terapeuta, che non permette distrazioni e di fatto coinvolge le persone in una relazione molto più focalizzata sulle espressioni emotive di entrambi. Per questo spesso per il terapeuta le sedute online sono un pò più faticose di quelle di persona. E comunque si fa di necessità virtù!

I vantaggi:

Il principale vantaggio che la videoterapia offre è la possibilità di videoregistrare le sedute e guardarne alcune parti con il paziente. 

Io mi occupo di videotecniche, self mirroring therapy e video imagery rescripting, le studio e le applico in terapia e in supervisione. Le usavo anche prima, nei colloqui in presenza in studio, avendone sperimentato l’efficacia di persona. Spesso però in studio si hanno delle esitazioni a proporle perché si vive la presenza della webcam come un terzo incomodo.  In questo caso la webcam è necessaria e presente in partenza. 

Si chiede al paziente di raccontare un episodio in cui ha sofferto e si videoregista, poi si rivede quella parte della seduta insieme a lui che viene videoregistrato di nuovo.

Spesso il paziente, mentre racconta l’episodio, ha poca consapevolezza delle emozioni che ha provato in quel momento: riferisce più facilmente l’irritazione o la rabbia e nota meno le emozioni più sottili antecedenti alla rabbia, come l’ansia o il dolore.  Vedendo sé stesso sofferente invece il paziente, tramite il sistema dei neuroni specchio, acquisisce maggior consapevolezza delle proprie emozioni. 

Oltre a questo, il paziente può attivare un atteggiamento di autoaccudimento e tenerezza nei confronti di sé sofferente, come farebbe se vedesse un amico in difficoltà. Spesso con noi stessi siamo critici o inflessibili, perché pensiamo alle nostre sofferenze invece di osservarle. Nel momento in cui ci guardiamo scattano altri meccanismi più simili a quelli che abbiamo quando vediamo un amico che soffre.  

E sappiamo che il cambiamento di sé si attiva più facilmente a partire dalla tenerezza che non dall’autcritica

Basta una webcam per stare meglio?

Certamente no!

Pensiamo a quando facciamo delle videochiamate e ci guardiamo  di soppiatto con la coda dell’occhio nel riquadro dello schermo in cui appare il nostro viso: la nostra attenzione va sui difetti e inizia la critica!

Le videotecniche funzionano se c’è un’attenzione consapevole ed un’intenzionalità di cura, all’interno di una relazione terapeutica solida

Quindi la webcam, come tutti gli strumenti, può essere utile o inutile o dannosa a seconda della conoscenza  che il terapeuta ha degli schemi che guidano il paziente e degli obiettivi della terapia in quel momento.

Sullo stesso argomento: La Psicoterapia online nella fase 2 del coronavirus

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Photo by Andy Art on Unsplash

Dott.ssa_Alibrandi

Psicoterapeuta, Supervisore, Docente Facebook | Linkedin

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