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Disturbo ossessivo compulsivo: a che servono le compulsioni? (a stare peggio!)

In questi giorni vi ho raccontato alcuni esempi di pensieri e comportamenti tipici del disturbo ossessivo compulsivo.
Vi sono sembrati assurdi? Sì, e lo sembrano anche a chi soffre del disturbo.
La stessa persona in alcuni momenti ha dubbi e paure che lo assillano, in altri si rende conto di quanto siano esagerati, o eccessivi, o poco probabili.
Ma non basta a farli passare.
Chi ne soffre vorrebbe essere certo al 100% dell’impossibilità che le proprie paure si avverino. Per tranquillizzarsi rimugina, chiede rassicurazioni, cerca su internet, evita le situazioni che gli attivano il sintomo.
Se questi comportamenti nell’immediato sembrano dare sollievo, a lungo andare sono controproducenti perché mantengono vivo il dubbio e a forza di pensarci l’esito negativo sembra più probabile.
La vera cura è accettare il dubbio e la paura, cosi come nella vita accettiamo tanti rischi ben più probabili e gravi. Ogni volta che esco di casa con la macchina, accetto il rischio di fare un incidente, semplicemente non pensandoci perchè reputo che la probabilità sia cosi bassa da non essere degna di attenzione. Se c’è nebbia o allerta o sono molto stanco, la probabilità mi sembra più elevata e probabilmente non guiderò…
… a domani!

Dott.ssa_Alibrandi

Psicoterapeuta, Supervisore, Docente Facebook | Linkedin

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